Capire le potenzialità del Tubo può essere abbastanza complicato. Eppure, si tratta delle basi necessarie a una campagna pubblicitaria proficua. Piattaforme come Google e YouTube utilizzano molti parametri per stabilire se le campagne hanno successo oppure no. Alcuni di questi, però, non vengono considerati quanto dovrebbero. Se vuoi scoprire quali sono i parametri YouTube sottovalutati dagli utenti, continua a leggere questo articolo!

Tabella dei Contenuti
1. Colonna “Video riprodotto su”
Le campagne video su Google Ads sono un ottimo modo per costruire l’awareness del proprio brand. Le pubblicità di questo tipo possono spingere molte più persone a effettuare acquisti online, ma allo stesso tempo capita a chiunque di guardare degli annunci senza provare interesse per il prodotto pubblicizzato. In quest’ultimo caso, quindi, le visualizzazioni non potranno essere considerate come indicatore valido (e non saranno segnali della presenza di nuovi clienti).
Tra i parametri YouTube sottovalutati troviamo il parametro “Video riprodotto su” che ci informa su fino a quando l’annuncio è stato effettivamente visto. Vengono presentati diversi valori percentuali che corrispondono a differenti “traguardi” (25%, 50%, 75% e 100%): se un utente, ad esempio, arriva al 45%, la sua visualizzazione verrà considerata al 25%. Se si sceglie di applicare la tipologia di annuncio saltabile, converrà inserire la Call To Action o la proposta di valore entro i primi secondi, così da non pagare inutilmente la visualizzazione.
Facciamo un altro esempio: se abbiamo fatto un annuncio in cui la proposta di valore si trova su per giù attorno al “traguardo” del 30% e gli utenti saltano il video al traguardo del 25%, evidentemente la nostra pubblicità non sta creando abbastanza engagement. E’ sempre consigliabile, dunque, arrivare dritto al punto già nei primi istanti.
2. Interazioni guadagnate
Per una campagna di individuazione TrueView, gli inserzionisti pagano ogni volta che un utente clicca sul loro annuncio. Per una campagna TrueView saltabile e in-stream gli inserzionisti pagano quasi sempre per le visualizzazioni dell’annuncio video.
Diversamente, se gli utenti interagiscono con un’estensione richiamata da una Call To Action, o con un banner, agli inserzionisti viene addebitato un solo pagamento. Dunque, ogni altra azione che gli utenti compiono non comporterà altre spese.
Queste azioni si chiamano interazioni guadagnate di YouTube e sono poste in una propria colonna all’interno di Google Ads. Dopo che gli inserzionisti pagano per un annuncio, ogni visualizzazione, condivisione, mi piace, iscrizione e aggiunta a playlist da parte di chi visualizza sono gratuite. Si possono tracciare comodamente tutte queste azioni “post-visualizzazione” direttamente su Google Ads.
Anche se non si possono vedere le conversioni dirette dal pubblico di riferimento, bisogna comunque controllare se gli utenti stanno ancora interagendo con il brand dopo aver visto l’annuncio video. Se costruisci abbastanza di queste metriche di Azione Guadagnata potrai creare segmenti di pubblico da tutte queste azioni con l’Audience Manager di Google Ads.
Gli inserzionisti possono creare segmenti di pubblico estrapolando preziosi dati da visualizzazioni del canale, Mi Piace, condivisioni, aggiunte a playlist e abbonati. Questi segmenti di pubblico possono quindi essere utilizzati per un ulteriore remarketing sulle campagne di ricerca di Google, YouTube e Gmail. Tutte le conversioni che ricevi da questi segmenti di pubblico (degli utenti di YouTube) possono essere attribuite al tuo lavoro di video marketing, dimostrando così ancora di più il valore del tuo annuncio video.
3. Parametri YouTube sottovalutati: conversioni view-through e cross-device
Le conversioni view-through rappresentano quelle conversioni che avvengono quando un utente vede il tuo annuncio (in questo caso si parla di “impressione”) ma non interagisce con questo. L’utente potrebbe convertirsi successivamente, direttamente sul tuo sito.
Per fare chiarezza, quindi, bisogna dire che un’impressione non equivale a una visualizzazione. Abbiamo già parlato del modo in cui le visualizzazioni dei video vengono contate per gli annunci in-stream nel paragrafo precedente. E quelle visualizzazioni che rappresentano delle conversioni si possono vedere nella colonna “Conversioni”.
Le conversioni cross-device vengono registrate quando una persona che sta visualizzando clicca su uno dei tuoi annunci da un dispositivo. Dopodiché, l’utente può completare la conversione da un dispositivo diverso. E’ importante fare attenzione a questo dettaglio perché ormai le visualizzazioni iniziali provengono nella maggior parte dei casi dai dispositivi mobili.
Questo consente di attirare le persone sul proprio sito usando gli annunci video con estensioni Call To Action. Se il sito ha una resa migliore in modalità desktop, le conversioni avverranno in quantità maggiore in questa modalità. Ciò significa che la visualizzazione iniziale non è stata sprecata.
4. Performance dell’audience
Le Azioni Guadagnate di cui abbiamo parlato prima non sono gli unici audience che si possono estrapolare su Google Ads dagli utenti di YouTube. Sempre ricorrendo allo strumento Audience Manager, ecco una lista di alcuni tipi di audience che possono essere creati:
- Utenti che hanno visto ogni video del canale;
- Utenti che ne hanno visto solo alcuni;
- Iscritti al canale;
- Visitatori di una pagina del canale;
- Utenti che hanno messo “Mi Piace” a ogni video del canale;
- Fruitori che hanno aggiunto ogni video del canale a una playlist;
- Utenti che hanno condiviso ogni video del canale.
Su Google Ads è possibile monitorare accuratamente ognuna di queste opzioni e impostare delle campagne video sulla base di questi dati preziosi. Come abbiamo detto tante volte, svolgere un targeting continuo dell’audience è un’azione determinante per impostare campagne più efficaci e proficue. YouTube e Google Ads permettono di fare ciò con facilità.
Ecco, dunque, i 4 parametri YouTube sottovalutati quando si avvia una campagna pubblicitaria su questa piattaforma:
- Colonna “Video riprodotto su”;
- Interazioni guadagnate;
- Conversioni view-through e cross-device;
- Performance dell’audience.

Parametri YouTube sottovalutati: come sfruttarli
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